La strada degli ulivi

Questo viaggio a piedi - compiuto ai primi di settembre del 2011 e pubblicato a puntate sul Piccolo quindici giorni dopo - è tutto meno che un’impresa. Chiunque sia minimamente sano può compierlo in una settimana (l’ottava tappa è così breve da essere assimilabile alla settima). L’importante è non prendere il racconto come una guida da seguire alla lettera. Il percorso da me descritto ha dei difetti: la seconda tappa è troppo lunga e la quinta troppo corta, ed è logico che ciascuno sappia ritagliarsi il percorso con soste su misura. Inoltre ho marciato talvolta a vuoto in cerca di un pernottamento, e questo perché ero partito, come spesso capita, “alla disperata”, senza aver “monitorato” il territorio. Come se non bastasse sono passato “illegalmente” dalla Slovenia alla Croazia senza attraversare il posto di confine della prima, percorrendo un sentiero di montagna che diverrà “legale” solo con l’ingresso della Croazia nella confraternita di Schengen. Per questo ho ritenuto necessario che il mio personale percorso fosse ridisegnato con opportune varianti dagli “esploratori” del CAI XXX Ottobre, società cui appartengo da quasi mezzo secolo, e riportasse alcune informazioni logistiche indispensabili. E’ probabile che la linea prescelta non sia affatto la più breve e la più bella, ma l’idea di partenza resta forte: scendere in verticale verso Sud da Trieste, attraversando tre nazioni in una settimana, e tutto questo solo per un tuffo in mare aperto. Una piccola traversata “europea”, insomma, che riassume in uno spazio minimale le suggestioni della montagna, dell’altopiano carsico e del Mediterraneo. A portata anche di anziani e bambini.

E ora buona lettura.

PAOLO RUMIZ

Indicazioni di viaggio

Partenza
Il percorso inizia a Trieste dal “Ponte Rosso”, storico punto d’origine di tutte le distanze cartografiche concernenti la città giuliana, e termina a Punta Promontore nel posto più a sud della penisola istriana.
Logistica
Nelle cittadine e nei paesi lungo il percorso è possibile alloggiare presso alberghi, agriturismi e abitazioni private. Lontano dalla stagione turistica estiva, la capacità di accoglienza potrebbe risultare piuttosto ridotta. Alla fine di ogni tappa si riportano, ove possibile, i dati relativi a possibili accoglienze e ai pernottamenti del posto. Conviene, ad ogni buon conto, organizzarsi preventivamente contattando le agenzie turistiche di zona. Per guidare l’escursionista nella giusta direzione, su ogni mappa vengono segnalati, con fotografie, i punti più critici del percorso opportunamente bollati (bivi, incroci, deviazioni ecc…). Altre informazioni di carattere più generale sono riassunte e fornite assieme alla cartografia di ciascuna tappa.
Ritorno
Per il rientro a Trieste si può far ricorso al treno o al servizio autobus di linea. Poiché gli orari e le coincidenze di entrambi i mezzi variano in funzione del periodo stagionale, è opportuno informarsi debitamente presso le Ferrovie Croate e le agenzie di viaggio. Per gli escursionisti indomabili che dopo il ritorno in treno intendessero chiudere il cerchio e raggiungere Trieste a piedi, si consiglia di scendere alla stazione slovena di Erpelle-Cosina (Hrpelje–Kozina); di portarsi in Italia a Draga S. Elia e, lungo la “pista ciclopedonale”, raggiungere il punto di partenza a Trieste attraverso i rioni di S. Giacomo e Montuzza (circa 4.1/2 - 5 ore).